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Il G8 è vicino

In pochi giorni siamo tornati indietro di 13 anni, non più giovani purtroppo. Ma forse più agguerriti e non disposti più a sostenere il peso di un Paese che è una zavorra. Prima la manifestazione della Cgil, poi quella degli operai della ThyssenKrupp guidati dalla Fiom di Landini, hanno dato la forte impressione che il G8 di Genova è marchiato a fuoco sulla nostra storia. Mai avrei pensato che si arrivasse quasi a rimpiangere Berlusconi, per carità, né a mettere sull’ago della bilancia il Cavaliere e Matteo Renzi. In materia di sindacati il primo gridava “Irresponsabili”, il secondo addirittura “Non tratto”. E questa chiusura sta provocando quello che è successo mercoledì davanti l’ambasciata tedesca: la polizia carica a manganellate operai e sindacalisti che hanno solo la colpa di lottare per i propri diritti. La polizia si difende dicendo che i manifestanti stavano per occupare lo scalo romano, che altro potevano dire? Che gran parte della responsabilità è del Governo e del Ministero dell’Interno guidato da chi è rimasto inerme di fronte ai drammatici fatti della Diaz? Ora Alfano è chiamato da più parti politiche a rispondere in Aula su quanto accaduto, scaricando già le responsabilità su chi gli ordini li riceve, non li dà. Come per la Camusso è facile dare ragione a Landini che le botte le ha prese sul serio: “Il Governo deve rispondere adesso, siamo noi che paghiamo le tasse anche per quelli che sono là. Dica una parola il Presidente del Consiglio, invece di fare slogan del c…”. E Renzi che fa: vuole abbassare i toni. Ma come, lui che alla Leopolda ha acceso gli animi già infiammati delle piazze adesso non può tirarsi indietro, perchè i lavoratori protestano, i magistrati sono sul piede di guerra per una riforma della Giustizia che mettere a repentaglio la democraticità del Paese, le scuole sono in ginocchio, Legge di Stabilità e Jobs Act sono riforme ibride che mutuano esperienze estere. Proprio noi che abbiamo “esportato” la nostra Costituzione nel mondo. E questo perchè Renzi è come il figlio che ha difficoltà a svezzarsi da una madre tedesca. La Merkel che, dal canto suo, è facile a dettar legge, ma al momento non risponde all’SoS dell’ex sindaco di Firenze, che evidentemente non sa come gestire una situazione ormai esasperata e se non lo sa fare è ora che il popolo torni al voto dopo ben 3 governi tecnici fallimentari.

Claudia Marchetti

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