Ha sporto denuncia nella tarda serata di giovedì presso la locale Compagnia dei carabinieri , una pensionata che è rimasta vittima di una vicenda a dir poco singolare avvenuta a Marsala. La donna, un’ex docente 81enne, due giorni fa si trovava in casa sua, nel centro storico, quando, verso le 10 del mattino, una voce femminile ha suonato al suo citofono. La professoressa ha risposto e, dall’altra parte, la donna ha detto di essere dell’Inps. Si dà il caso che l’anziana – che vive da sola, essendo vedova, ma gode di buona salute – fosse creditrice Inps e per questa ragione ha deciso di aprire. La donna è salita nel suo appartamento. Pare avesse un aspetto molto distinto. L’ha salutata molto calorosamente, abbracciandola. Da quel momento qualcosa è cambiato. La pensionata è rimasta come assoggettata alle parole della sedicente operatrice Inps. E le ha consegnato una somma di denaro pari a 2mila euro che la signora aveva prelevato in banca solo un giorno prima e tutti i gioielli di famiglia. Prima di andare via la donna ha di nuovo salutato calorosamente la sua “preda”, dandole due baci. “All’inizio pensavamo che avesse usato qualche sostanza narcotizzante – ha detto l’avvocato Michele Palazzolo, difensore della pensionata – ma poi ho fatto un po’ di ricerche e non escludo che si tratti di una forma di ipnosi. Ci sono stati casi analoghi che di trovano nel web”. Ma questa non è la prima volta che i truffatori prendono di mira gli anziani. Addirittura due anni fa l’Associazione per i diritti degli anziani aveva dato vita ad un corso intitolato “Anziani sicuri”. Il progetto è stato elaborato perché erano stati registrati casi di anziani avvicinati da persone che sostenevano di aver venduto merce ai loro figli e che erano lì per essere pagati. Secondo gli inquirenti che hanno fatto lezione ai pensionati: “Si tratta di gente organizzata che si informa sui nomi dei figli delle loro vittime, ma non bisogna farsi trarre in inganno. Occorre avviare una comunicazione con le istituzioni anche in termini di segnalazioni”.