E’ stata approvata ieri dalla giunta municipale di Favignana la delibera predisposta dall’Anci contro le trivellazioni nel Canale di Sicilia. Il provvedimento fa parte delle iniziative volte a contrastare l’attuazione del decreto legge n. 133/2014, cosiddetto “Sblocca Italia”.
E’ intendimento dell’Amministrazione Comunale chiedere al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, di rivedere le norme del Decreto e in particolare l’articolo 38, che hanno un impatto diretto sui territori e sul mare della nostra Regione, alla Deputazione nazionale eletta in Sicilia un intervento per modificare, in sede di conversione in legge, le norme in questione, e al Governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, di intercedere presso il Governo e il Relatore del decreto legge “Sblocca Italia” affinché abroghino l’articolo 38; in caso di sua conversione in legge, la richiesta è che proceda all’impugnazione di fronte alla Corte Costituzionale.
La Giunta egadina evidenzia che ad oggi solo nel mare di Sicilia risultano in avanzata fase autorizzativa ben 15 nuovi pozzi, 5 permessi di ricerca sono in vigore, 10 sono le richieste di permesso per altri 4 mila kmq, e due le richieste di prospezione petrolifera per più di 6000 Kmq: attività che potrebbero mettere seriamente a rischio il mare e la costa siciliana.
L’Amministrazione Comunale di Favignana aderisce, così, pienamente alle disposizioni dell’AnciSicilia e resta in prima linea contro il pericolo trivellazioni anche a difesa dell’Area marina protetta “Isole Egadi”, la più estesa d’Europa e già classificata Sito di Importanza Comunitaria e Zona di Protezione Speciale: un sistema ecologico complesso, di straordinario valore ambientale e naturalistico, che il provvedimento fortemente contrastato comprometterebbe, danneggiando anche le politiche di sviluppo sostenibile che con grande fatica e impegno il Comune sta portando avanti.
Audrey Vitale