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Padania clandestina

Non dare peso ad uno come Matteo Salvini sarebbe cosa buona e giusta senza scomodare sacre scritture, per carità. Ma quello che è accaduto nel fine settimana è di una gravità inaudita. Se da un lato in migliaia affollano le piazze con la Fiom in testa per gridare i propri diritti di lavoratori, ed altre migliaia erano presenti al Circo Massimo per ridare un nuovo corso al Paese con i pentastellati di Beppe Grillo, dall’altro i tanti che si trovavano in piazza Duomo a Milano sventolando bandiera Lega Nord, hanno voluto ribadire che la Padania non è Italia, che sono contro l’immigrazione clandestina. Io dico che si tratta di un razzismo che va contro i principi della Costituzione e della Carta dei diritti fondamentali dell’Uomo, prova ne è la presenza dei militanti di Casapound. Tra i doveri della Repubblica Italiana c’è anche quello di accogliere i rifugiati politici, di guerra, di religione, che arrivano nelle nostre coste per dare un futuro ai loro figli e scappare da quelle brutali realtà. Spesso fuggono da una morte per trovarne un’altra. Dobbiamo convincerci che non vengono in Italia per “rubare” il lavoro agli italiani. Si tratta di uomini e donne che lasciano la propria terra per ricongiungere la famiglia che vive in altri stati europei: lo sanno bene che l’Italia non è più “l’American Dream” del Mediterraneo. Inoltre, come è stato affermato in un convegno della Feder.Agri organizzato qualche giorno fa a Marsala, i migranti (termine che mi piace di più) non sono altro che forza lavoro impiegata in Agricoltura a svolgere mestieri che i giovani italiani non fanno più. Quando si parla invece di “immigrazione clandestina” si fa riferimento erroneamente come fa Salvini, di “frontiere”.

Ebbene Salvini deve farsene una ragione: i confini sono stati aboliti già da un po’, siamo in un’Europa libera. Anche volendo “mandare a casa” i clandestini, questi tornano indietro. E’ come arrivare alla Stazione, scoprire che il treno che aspettavi è già passato e tornare a casa. Anche Grillo pare la pensi così tirando in ballo confini e malattie. Ma sull’ebola si sono dette tante bugie, per esempio i test sull’infermiera spagnola hanno dato esito negativo e, non diffondendosi per via aerea, è molto difficile che l’ebola possa generare una pandemia. Un ultimo pensiero lo rivolgo a Salvini: lei che si crede “Non Italia” e visto che la Padania non è uno Stato riconosciuto, non sarà per caso un clandestino? E mi rivolgo anche all’on. Gasparri che di razzismo se ne intende: lei che se la prende via Twitter con una ragazza giunonica abbracciata al suo idolo (Fedez) solo perché quest’ultimo si è schierato politicamente, dicendole di essere grassa, cosa pensa di quei bulli violenti che hanno torturato un ragazzino 15enne perché più “robusto” dei suoi coetanei? Come disse qualcuno, “è comodo battere il pugno sul petto degli altri”. Ma anche in questo caso, non mi va di scomodare chi la pensava diversamente da Salvini e Gasparri tanto, tanto tempo fa.

Claudia Marchetti

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