La conferenza stampa indetta stamattina in sala giunta dalla dirigenza del Marsala calcio si è conclusa con un ultimatum del presidente Luigi Vinci che, dopo aver ricostruito assieme al presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano le tappe che hanno portato al mancato rilascio dell’agibilità per quanto concerne la tribuna del “Nino Lombardo Angotta”, ha chiesto al Commissario straordinario di Marsala Giovanni Bologna di monitorare il lavoro degli uffici competenti al fine di accelerare l´iter burocratico.
Contestualmente, il neo presidente lilybetano ha esortato il Commissario affinché, rivolgendosi direttamente al Prefetto Leopoldo Falco, possa ottenere una deroga e, nelle more che si trovi una soluzione definitiva, la tribuna si possa riaprire in occasione delle gare interne del principale sodalizio calcistico della città.
A conclusione dell’incontro, nonostante l’impegno assunto da Bologna, di concerto con il presidente del consiglio Enzo Sturiano, nel risolvere la questione muovendosi sui due fronti, l’imprenditore Luigi Vinci ha avvertito di volersi dimettere se entro 15 giorni la tribuna non sarà nuovamente agibile.
“La mia non vuole essere una minaccia – ha dichiarato il presidente azzurro – ho dato questo ultimatum di 15 giorni perché ritengo che se l’opinione pubblica, il Consiglio comunale tutto, l’Amministrazione rappresentata dal Commissario Bologna ed i funzionari competenti, compreso l’Ing. Barraco che ha ricevuto l’incarico per “sistemare” le carte una settimana fa, si adoperano per il bene del Marsala calcio e dell’intera città la tribuna, certamente, tornerà agibile. Ricordo, che già sette giorni fa, ero stato rassicurato sulla riapertura della stessa entro un paio di settimane. Io devo tutelare l’immagine della società, la mia personale e gli interessi di tutti i tifosi che hanno acquistato l’abbonamento di tribuna senza, però, ancora poterne usufruire”.
Sereno e fiducioso il commissario Bologna: “Oggi ho preso cognizione delle problematiche che impediscono la riapertura della tribuna del “Nino Lombardo Angotta”. Attualmente c’è un parere sospeso della commissione prefettizia in attesa che si proceda ad effettuare gli adempimenti che ci richiedono. Da parte mia solleciterò gli uffici competenti affinché l’iter venga accelerato e, contestualmente, mi attiverò per chiedere che, in subordine e nelle more che i lavori siano effettuati, venga ristabilita la vecchia agibilità, che ricordo era valida fino al 2020, per quella parte che già l’aveva”.
Nonostante siano stati consegnati i lavori e la struttura internamente potrebbe avere tranquillamente l´omologazione perché adeguata alle normative vigenti, non si può richiedere l´agibilità. Infatti, le nuove baracche costruite in via degli atleti a ridosso della curva ed il progetto presentato che interessa, invece, la parte opposta (quella nei pressi del palasport) non permettono il regolare deflusso delle persone in caso di evacuazione urgente della struttura e, quindi, diventa impossibile richiedere l´agibilità della tribuna poiché bisogna prima ripresentare il progetto inerente questa problematica. Se, quindi, non si provvederà a chiarire e sistemare questa situazione, la tribuna non potrà riaprire al pubblico, salvo, come dichiarato dal Commissario, non si riesca ad ottenere una deroga.
“Ribadiamo che è stato un problema di interpretazione da parte della commissione prefettizia – ha dichiarato il presidente del consiglio Enzo Sturiano – non si chiedeva, inizialmente, la riapertura totale della tribuna ma solo della parte che era stata temporaneamente sospesa. La commissione prefettizia ha dato un parere negativo dichiarando che era interessata l’intera area; abbiamo rispettato questa volontà e, contestualmente, abbiamo attivato tutte le procedure da fare ed, adesso, si deve completare quello che sono gli adempimenti cartacei, su precise indicazioni date dalla commissione, e poi si potrà chiedere una convocazione urgente della stessa per ottenere l’agibilità totale dello stadio. Il presidente del Marsala calcio ha dato un termine di 15 giorni e ritengo che ci si possa riuscire”.