Categorie: Dalla Cina e dintorni con furore

Speciale Ubud, “Da isola a isola” – “Un sorriso vale più di duemila parole?”

Goa-Gajad-Bedulu (entrata del tempio)more
Tirtha-Empul-Tempio_Fonte-Sacra (fedeli)more
Gunung-Kawi-Tampaksiring (piantagioni)more
Goa-Gajad-Bedulu (offerte floreali)more
Gunung-Kawi-Tampaksiring (tempio)more
Gunung-Kawi-Tampaksiring (tempio)more

La storia e la cultura di Bali sono tipiche di una civiltà millenaria, popolata dai primi tempi preistorici, i più antichi reperti risalgono a 3000 anni fa. I suoi vulcani Gunung Batur e Gunung Agung, chiamato anche “Tempio o Montagna Madre”, sono attivi. L’ultima eruzione del Gunung Agung, ricordata come la più disastrosa del secolo scorso, è del 1963.

A Bali più dell’80% della popolazione è Induista Balinese. L’Induismo è stato integrato alle tradizioni e credenze popolari più antiche legate all’animismo. I Balinesi credono che gli spiriti siano ovunque, così templi e altari dedicati sorgono a ogni angolo. Bali, ribattezzata il “Paradiso degli Dei”, per le magnifiche spiagge e per i paesaggi lussureggianti, nella lingua originale significa ‘offrire’ o meglio l’atto di offrire. E la gente di Bali ne prepara di continuo di offerte, agli spiriti buoni che si crede vivano nelle montagne, ai meno buoni che infestano i boschi e le spiagge deserte, e ai demoni del mare.

La religione è parte integrante della loro vita come se non ci fosse distinzione tra religione e stile di vita. Immagino sia per questo che il tutto acquista una dimensione più ritmata, quasi musicale, altresì più ‘lenta’, quasi cauta. C’è una cerimonia o un rituale per celebrare o per ringraziare un giorno sì un giorno sempre. La musica e le danze sono tradizione viva, non cristallizzata nel tempo da riproporre ai turisti per ricordarne l’antico folklore.

Da non perdere: la danza Kecak che mette in scena le vicende del Principe Rama. Un coro di voci maschili da ritmo al racconto mentre in costume si esibiscono i personaggi in danze lentissime. In questo momento, mi vedreste sorridere scrivendo le mie primissime impressioni, perché il bello delle primissime impressioni è che incontrando qualcosa di nuovo o di diverso ti stampano addosso un sorriso ingenuo da cartolina. Mi prendo giusto il tempo di godermelo un po’ prima che tante domande inizino a esplorare la piacevole meraviglia che questo posto suscita.

Maria A. Ruggieri

Vincenzo Figlioli

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