Un anno e sei mesi per Vita Maria Rallo, otto mesi per Giuseppe Genna (entrambe pene sospese). Danilo Genna dovrà pagare un’ammenda di 4.000 euro. Assolti Baldassare Genna e Cristian Genna
Il giudice monocratico Roberto Riggio ha emesso la sentenza del processo che ha preso il via dal sequestro, avvenuto nel 2010, della “Villa Royal”, casa di riposo di contrada Cardilla. In particolare una condanna ad un anno e sei mesi di reclusione, è stata decretata per Vita Maria Rallo, di 46 anni, che gestiva la casa di riposo e una ad otto mesi è stata decisa per Giuseppe Genna, di 52 anni, che lavorava nella struttura. Per entrambi la pena è sospesa. Il giudice ha invece disposto che Danilo Genna – amministratore della Farida (ditta che gestiva Villa Royal) – paghi un’ammenda di 4mila euro. “Per non aver commesso il fatto” sono stati assolti, Balsassare Genna, assistente capo di polizia, marito di Vita Maria Rallo, di 51 anni e il figlio Cristian Genna, per il quale già il pm aveva chiesto l’assoluzione, nella sua requisitoria. Baldassare Genna e la moglie Vita Maria Rallo, sono stati difesi dagli avvocati Edoardo Alagna e Diego Tranchida che si sono detti soddisfatti per le assoluzioni, ma hanno anticipato che appelleranno la sentenza per quanto riguarda Vita Maria Rallo e Danilo Genna. Giuseppe Genna, è stato assistito dai legali Luigi Pipitone e Stefano Pellegrino, anche loro appelleranno la sentenza. Il processo appena concluso ha preso il via dall’operazione della sezione di pg della GdF presso la Procura. L’Accusa aveva ipotizzato i reati di: sequestro di persona, abbandono di incapaci, maltrattamenti, somministrazione di farmaci guasti o non adeguati alle patologie, esercizio abusivo della professione sanitaria e abusivismo edilizio.