Da alcuni giorni al Palazzo municipale di Marsala, sono guasti i rilevatori di presenza, ovvero le “macchinette” in cui gli impiegati comunali “timbrano” il proprio cartello. L’intervento di riparazione è in corso ma, in ogni caso, le presenze dei dipendenti – così come i permessi di uscita – vengono puntualmente annotati sugli appositi registri di settore. Ciò è a tutela degli stessi comunali che, in caso di controlli o verifiche, possono comprovare la propria osservanza della normativa contrattuale in materia. In pratica, si vuole fare in modo da un canto, di evitare l’assenza ingiustificata dei dipendenti nelle ore di lavoro e dall’altro di garantire ai cittadini l’efficienza dei servizi comunali rivolti all’utenza e regolarmente erogati anche in giornate caratterizzate da un qualsivoglia guasto ai rilevatori di presenza. Il Commissario straordinario del Comune, Giovanni Bologna è intervenuto in merito rassicurando l’utenza e monitorando la situazione: “L’osservanza dell’orario di lavoro dei dipendenti comunali è un dovere che prescinde dal funzionamento o meno dei rilevatori automatici di presenza – ha affermato –. L’Amministrazione, oltre ad esigerne il rispetto ovviamente, confida sui dirigenti cui è demandato il compito di vigilare sul comportamento del personale assegnato al settore di competenza” . Stiamo parlando comunque di rilevatori, i cosiddetti badge con tessera magnetica, di vecchia utilizzazione. Alcuni comuni d’Italia infatti – e tra questi anche in Sicilia – hanno già predisposto un sistema di rilevazione delle presenze dei dipendenti con impronte digitali. Sarebbe opportuno, da parte del Comune, avviare una procedura formale per l’acquisto di nuovi e tecnologici rilevatori al fine di sostituire quelli esistenti non più al passo coi tempi.