Una preziosa reliquia di San Francesco d’Assisi farà tappa a Marsala nei prossimi giorni, grazie alla Fondazione “Francesco d’Assisi”. Da mercoledì 1° settembre a domenica 5 ottobre, un reliquiario argenteo – recato da padre Egidio Canil e da frate Rosario Terranova – contenente un lembo di pelle di camoscio che i frati avevano procurato e donato a San Francesco arriverà in Città per essere pregato dai fedeli. La Reliquia è collegata con il mistico fenomeno delle “stigmate” che Francesco ricevette a La Verna, in provincia di Arezzo, verso la metà del mese di settembre 1224, due anni prima dell’incontro del Santo con “sorella morte”, proprio quando vide un “Serafino” crocifisso. Al termine della visione gli sarebbero comparse le stigmate. San Francesco, nato come Giovanni di Pietro Bernardone, è uno dei religiosi più pregati della storia della Chiesa cattolica, nonché un raffinato poeta che, con il suo “Cantico delle creature”, viene riconosciuto come uno dei padri della tradizione letteraria italiana. Un uomo id una sensibilità straordinaria che ha abbracciato la povertà per vivere a contatto con la natura, per parlare con gli animali creature di Dio, per pregare “fratello sole e sorella luna”. La pelle di camoscio tra l’altro, è imbevuta del sangue che fuoriusciva dalla “stimata” del costato ed era stata cucita all’interno della tonaca per attutire gli eventuali colpi ed evitare così possibili infezioni specie quando in alcuni giorni la “ferita” si apriva e sanguinava. “La straordinaria presenza a Marsala di San Francesco, tramite la sua reliquia, è segno di un rinnovato bisogno di pace e fraternità nella nostra Città”, ha fatto sapere padre Tommaso Lombardo, rettore della Chiesa che porta il nome del Santo, che si trova nella piazza dell’ex ospedale San Biagio. Durante i giorni di sosta a Marsala, si svolgeranno anche solenni celebrazioni e momenti di preghiera a corollario, con la partecipazione delle Autorità religiose e civili del luogo. Si terranno degli incontri per giovani, famiglie, anziani ed ammalati presso le case di cura del territorio e presso il nosocomio “Paolo Borsellino”. E’ previsto, inoltre, un “Patto di Fraternità” tra le associazioni ed i movimenti impegnati nel volontariato.