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Elezioni amministrative: il governo Crocetta insiste per andare al voto il 30 novembre. Interessati dodici comuni, tra cui Marsala

I tempi sono stretti, molto stretti. Ma il governo regionale guidato da Rosario Crocetta sta facendo di tutto per mettere in calendario a novembre una finestra elettorale straordinaria che coinvolgerebbe dodici comuni, tra cui Marsala.
Proprio in queste ore, infatti, si sta discutendo l’approvazione del testo che poi dovrebbe essere trasformato in legge dall’Assemblea Regionale. Il
primo passaggio è una mera formalità, perchè la volontà politica del governo Crocetta è chiara da tempo ed è stata confermata anche dal commissario Giovanni Bologna il giorno del suo insediamento. Molto più delicato è il secondo passaggio, viste le tensioni politiche che segnano da tempo i rapporti tra il presidente della Regione e l’Assemblea.
In ogni caso, l’atto dovrà essere approvato in aula entro martedì 16. Dopo di che, ci sono i tempi di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (due settimane) e il 30 settembre potrebbero essere tecnicamente indetti i comizi elettorali. Ovvero, 60 giorni prima dell’unica data ormai utile per andare al voto: domenica 30 novembre, con l’eventuale ballottaggio fissato al 14 dicembre. Praticamente, alla vigilia di Natale.
Come detto, visti i tempi ristretti, è probabile che il tentativo vada a vuoto e che si voti comunque in primavera, come previsto dalla legge. E’ però
proprio il numero consistente di comuni e territori coinvolti a giocare a favore di un turno elettorale anticipato. Marsala, Agrigento, Centuripe, Savoca e Licata sono attualmente commissariate in seguito alle dimissioni dei sindaci in carica, a Raffadali è stato invece il decesso del primo cittadino a creare una situazione di vuoto istituzionale, colmata qualche settimana fa con la nomina a commissario straordinario del marsalese Antonio Parrinello. San Salvatore di Fitalia ha la necessità di tornare al voto in quanto le elezioni celebratesi la scorsa primavera sono state dichiarate nulle. Parzialmente diversa la vicenda di Rosolini, in cui i cittadini, in seguito a una sentenza del Tar, dovranno rivotare per il sindaco, ma non per il Consiglio comunale. I cittadini di Tremestieri Etneo, invece, torneranno alle urne dopo che il massimo consesso cittadino ha sfiduciato il sindaco in carica. Andranno in ogni caso al voto i comuni di Campobello di Mazara, Misilmeri e Isola delle Femmine (tutti e tre sciolti per infiltrazioni mafiose) in quanto si sono già esauriti i termini massimi di gestione commissariale (due anni).

Vincenzo Figlioli

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Tags: Giovanni BolognaRosario Crocetta