Categorie: Scripta Manent

Come avere il mondo a casa nostra

Navigando su internet, tra i siti commerciali più o meno noti, sono sempre più le persone che si impegnano alla ricerca di qualche occasione imperdibile. Un cimelio a poco prezzo, uno strano oggetto da collezione per arricchire la vetrina di qualche abitazione o magari un prodotto unico nel suo genere da mostrare con fierezza agli amici. Ebbene non c’è da stupirsi a guardare l’ultima imperdibile offerta nelle vetrine di E-bay, il più popolare sito commerciale. Alla modica cifra di dieci euro si vendono le scorie e i lapilli dell’Etna, definiti come un “pregiato souvenir”. Proprio così, la sabbia nera del vulcano viene disposta in contenitori di vetro trasparenti per meglio essere osservata dagli accaniti acquirenti e pronta per  essere venduta.  Un affare imperdibile, insomma, risalente ad un’ottima annata di eruzioni, cenere lavica e scosse. Durante l’eruzione nell’ottobre 2013, infatti, anche l’astronauta Luca Parmitano, dallo spazio, aveva twittato un’immagine del vulcano in azione, scatenando i commenti sul social network. Se per qualcuno quell’episodio poteva essere un momento di paura, per qualche scaltro affarista invece, è stato un modo per racimolare qualche soldino vendendo sulla piattaforma commerciale la ‘rarissima’ cenere dell’Etna, annata 2013. Ma questo non è il primo esempio di “originale” souvenir in vendita su internet, infatti, lo scorso 10 settembre sul quotidiano “La Nuova” era uscito un articolo che denunciava la scoperta della vendita di ‘sacchetti di sabbia sarda’ trafugata in quattro diverse spiagge, compresa l’area super protetta del parco dell’Asinara. In questo caso però 200 grammi sabbia costavano 7 euro. Un modo come un altro, insomma, per ricreare un po’ di Costa Smeralda nel proprio salotto di casa. La cosa bussa in questi casi è che spesso si trovano parecchi acquirenti disposti a pagare cifre anche molto alte per acquistare oggetti di dubbia natura senza avere il minimo rispetto neanche delle bellezze naturali delle terre di appartenenza. La natura è una bene che non può avere un prezzo di mercato e che dovrebbe essere lasciata in pace, ferma al suo posto, in bella vista per tutti quei visitatori che viaggiano per arricchire esclusivamente il proprio animo respirando gli odori, guardando un bel paesaggio, toccando con mano le particolarità di un luogo e poi magari scattando una bella foto ricordo da portare a casa propria.

roberta matera

redazione

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