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Carte clonate, indagata la titolare di un autonoleggio

I legali della donna: “Non è la nostra assistita a gestire l’azienda”

Fatture e operazioni inesistenti e illecito utilizzo di carte di credito sono i reati contestati ad una marsalese titolare di una ditta di autonoleggio della periferia sud, ma la donna si discolpa: “io sono solo la rappresentante legale dell’azienda, a gestire sono altre persone”. La vicenda riguarda Elena Maria Cudia, rappresentante legale della “Rent a car”, ditta che si trova nei pressi via Nazionale, raggiunta da un avviso di conclusione delle indagini preliminari. Secondo l’accusa la ditta di autonoleggio, in un periodo di tempo compreso tra il 2011 e il 2012 avrebbe usato diciassette carte di credito di provenienza illecita. Gli investigatori hanno infatti trovato le ricevute POS per un ammontare di circa 44mila euro. La donna è assistita dagli avvocati Stefano Pellegrino e Maurizio D’Amico che hanno ribattuto: “La signora, ascoltata in qualità di indagata, ha chiarito la sua estraneità ai fatti contestati, sottolineando di essere solo la rappresentante legale dell’azienda, ma non il gestore di fatto”. Lo scorso luglio altre sei persone, tra commercianti e imprenditori, e un pregiudicato, erano stati raggiunti da un avviso di conclusione di indagine condotta dalla sezione di pg della Guardia di finanza e coordinata dal procuratore Alberto Di Pisa e dal sostituto Antonella Trainito. Sugli indagati pesa l’accusa di aver utilizzato fraudolentemente carte di credito di provenienza illecita o, con ogni probabilità, clonate. Lo scorso anno un’indagine analoga era stata condotta nei confronti del titolare di un frantoio e al gestore di una ditta di infissi. Ad eseguire le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Marsala, è stata la Guardia di Finanza.

Chiara Putaggio

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Tags: carte clonateGuardia di Finanza