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Annamaria Angileri esclude una sua candidatura e si dichiara pronta a sostenere Alberto Di Girolamo. Sulla Adamo: “Avevo ragione io. Il Pd mortificato per due anni”

“Ho sempre detto che non avremmo dovuto sostenere Giulia Adamo, ma due anni fa nessuno ha voluto fare una scelta che avrebbe nobilitato il Pd e la sua storia, puntando sulle primarie”. Parte dal clima politico che si respirava due anni fa nel centrosinistra l’ex consigliere provinciale Annamaria Angileri per commentare il momento storico che sta vivendo la città di Marsala, dopo le dimissioni del sindaco Adamo.

Un giudizio sulla crisi politica di queste settimane.

E’ una fase complessa e delicata. Il passato deve servirci come monito per gli errori fatti e per intraprendere un nuovo corso virtuoso, che ci porta ad essere un partito a vocazione maggioritaria, che a Marsala ha preso il 40% dei voti alle Europee grazie all’onda lunga di Renzi. All’interno del Pd ci sono belle intelligenze, persone che hanno le qualità per candidarsi alla carica di primo cittadino con grandi possibilità di successo. Adesso bisogna pensare, naturalmente, alle primarie, in cui ognuno presenterà la propria idea di città agli elettori. Dopo, tutti dovranno sostenere con lealtà il candidato vincitore, evitando la solita sindrome del conte Ugolino, che spesso ha portato il Pd a sbranare i propri figli.

Qualora si andasse al voto a novembre, come molti ipotizzano, ci sarebbero i tempi per le primarie?

Se si votasse a novembre, in effetti, i tempi sarebbero stretti. Dovremmo passare alla fase operativa già dal 20 agosto. A me comunque pare difficile che si possa votare a novembre. Si sarebbe sapere molto presto. Ad ogni modo, le primarie andrebbero fatte all’interno di un cartello di centrosinistra, nell’ambito di un patto etico tra persone che condividono un riformismo reale e una possibilità di rilancio della città di Marsala a 360°.

Come valuta la partecipazione del Pd all’amministrazione Adamo?

Il partito è stato abbastanza mortificato in questi due anni, come avevo previsto. Non voglio sminuire il lavoro di Antonio e Antonella, che hanno fatto il possibile, ma si sono ritrovati a lavorare con un sindaco accentratore che non ha consentito al Pd di incidere sull’amministrazione del territorio come avrebbe dovuto. Errori del genere non devono essere ripetuti. Il Pd è il partito più forte, un partito che vanta al suo interno persone che possono portare avanti una campagna elettorale assolutamente dignitosa, in grado di lavorare in discontinuità con un passato in cui vedo davvero poco di buono.

Come valuta le scelte della segreteria di Alberto Di Girolamo in questi mesi?

Voglio precisare che la linea che ha portato alla richiesta di dimissioni del sindaco e degli assessori non è stata scelta dalla segreteria, ma dall’intero direttivo, fatta eccezione per gli assessori che avevano una posizione diversa che io non ho condiviso, ritenendola personalistica. Perché una cosa è la politica, una cosa è la difesa a tutti i costi della propria posizione.

Annamaria Angileri si candiderebbe alle primarie?

Credo proprio di no. In questo momento preferisco continuare a fare il dirigente scolastico, un impegno professionale notevole che voglio onorare. Spero comunque che possano scendere in campo persone che intendo aiutare. Anche se non mi candiderò in prima persona, non ho intenzione di sottrarmi al mio ruolo, dopo due anni in cui sono rimasta in silenzio a guardare le macerie del mio partito a causa di una scelta forte che mi era costata l’ostracismo di alcuni dirigenti che non volevano nemmeno darmi la tessera.

Come vedrebbe la candidatura del segretario Alberto Di Girolamo?

Sarebbe ottima, direi una candidatura naturale. Come la mia due anni fa… Alberto comunque non ha ancora palesato le sue intenzioni. Se vorrà candidarsi, io lo sosterrò.

Vincenzo Figlioli

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