Il giudice monocratico Roberto Riggio ha emesso un verdetto di condanna a otto mesi di reclusione, con pena sospesa, per Antonio Ignazio Correra, accusato di calunnia ai danni di Antonino Sieri. Il giudice ha disposto per l’imputato anche il pagamento di 1.500 euro alla parte civile, come risarcimento danni, e il pagamento delle spese processuali. I fatti contestati risalgono al 30 aprile 2009, quando, secondo l’accusa, Correra avrebbe denunciato presso la polizia lo smarrimento di assegni che, pare, invece, avesse dato a Sieri, come pagamento. Per Correra il pm, in sede di requisitoria aveva chiesto l’assoluzione, così come aveva fatto l’avvocato Franco Messina, difensore dell’imputato: “Sono convinto della buona fede del mio assistito – ha detto Messina – infatti, nella denuncia di smarrimento era stato cambiato tre volte il numero di un assegno. È chiaro che era in preda alla confusione, atteggiamento tipico di chi è vittima di usura. Ci appelleremo”. Di tutt’altro tenore il commento dell’avvocato Paolo Paladino, che assiste Antonino Sieri. “quello di oggi è un ulteriore tassello che si aggiunge a dimostrazione della falsità delle accuse mosse a Sieri e Bellitteri”.