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Potatura degli alberi di piazza Marconi tra polemiche e rimpianti

Capitozzati gli alberi di piazza Marconi (la popolare Porticella). Si tratta di una trentina di eucalyptus che erano stati piantati in quel sito oltre cinquanta anni fa. Già da tempo si era sparsa la voce che l’Amministrazione comunale (non l’attuale ma la precedente) volesse procedere al taglio degli alberi per realizzare un parcheggio. Allora il consigliere comunale dei Verdi, Patrik Basile assieme al nuovo Psi, organizzò una manifestazione di protesta con relativo sit-in, per impedire che si procedesse in tal senso. Dopo la breve storia, correlata anche dagli interventi di alcuni cittadini anziani della zona che ricordavano con nostalgia i giorni della piantumazione degli alberi, veniamo all’attualità. Gli alberi, a quanto ci riferisce l’assessore con delega al Verde Pubblico, Antonio Provenzano, stavano raggiungendo altezze tali da costituire un pericolo per la pubblica incolumità. “Nei giorni scorsi i Vigili del fuoco chiamati ad intervenire dal comando della Polizia Municipale, avevano dovuto procede al taglio di alcune fronde alte che a causa del forte vento minacciavano di spezzarsi e precipitare a terra – ha detto l’amministratore lilybetano -, per questo abbiamo provveduto a prendere l’iniziativa di chiamare delle ditte specializzate per potare gli alberi di piazza Marconi”. Ad un primo sopralluogo è emerso che sette alberi erano ormai secchi e quindi andavano tagliati alla radice. Qui entra in ballo la famosa spending review, infatti il Comune ha stipulato un contratto che non prevede alcun onere per le casse pubbliche. In cambio del lavoro di capitozzatura la ditta in questione, la “Alagna Salvatore” di Marsala, ha ricevuto il legname prodotto dal taglio degli alberi. “Ne facciano quello che vogliono – ci ha detto Provenzano –, di sicuro siamo riusciti a risparmiare diverso denaro pubblico”. C’è dire che in tema di conferimento delle fronde esiste un regolamento che prevede che le stesse vengano depositati in luoghi deputati per poi venire distrutti. Comunque sulla questione è intervenuto anche Patrik Basile. “Per il momento, in attesa che gli alberi tagliati ricrescano – ha detto l’ex consigliere comunale – è stato aggredito uno dei pochi polmoni verdi della città. Come qualche anno fa ho l’impressione che l’amministrazione operi come la vecchia: cerchi di accelerare l’iter per trasformare la zona verde in un inutile parcheggio. In tutte le città si stanno mettendo al bando parcheggi dentro il centro urbano. Marsala invece fa il passo del gambero”. Ma gli alberi potati in maniera che appare ai profani molto “decisa” ricresceranno, come ci ha confermato Nunzio Gesone, uno dei responsabili del verde cittadino? Abbiamo girato la domanda alla professoressa Antonella Ingianni: “Gli eucalyptus ricresceranno – ci ha detto – tuttavia il discorso è più ampio e merita un approfondimento”. Approfittando della disponibilità della docente dell’Istituto Agrario, torneremo sull’argomento la prossima settimana.

Gaspare De Blasi

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