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Omicidio di Maria Anastasi: condanna all’ergastolo per Salvatore Savalli e Giovanna Purpura

I due ex amanti sono accusati di avere ucciso la moglie di lui, al nono mese di gravidanza, e di averla bruciata nelle campagne del Trapanese il 4 luglio del 2012

La Corte d’Assise di Trapani ha pronunciato una sentenza di condanna all’ergastolo per Salvatore Savalli e Giovanna Purpura. Si tratta dei due ex amanti accusati di avere ucciso Maria Anastasi, moglie di lui, al nono mese di gravidanza, e di averla  bruciata il 4 luglio di due anni fa. La sentenza di primo grado è stata emessa dopo una camera di consiglio durata quasi 7 ore a conclusione di un processo durato quasi due anni. La Corte, presieduta dal giudice Angelo Pellino, ha deciso per i due l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e la decadenza della potestà genitoriale. Savalli è stato condannato anche all’isolamento diurno per 18 mesi e a 8 anni di reclusione per i maltrattamenti familiari. Durante la lettura del dispositivo della sentenza Giovanna Purpura era in aula, mentre Savalli ha scelto di non assistere. Non hanno trattenuto le lacrime i familiari e i 3 figli della vittima, Annarita, Simona e Carlo, costituiti parte civile. I pm Andrea Tarondo e Sara Morri avevano chiesto la condanna all’ergastolo per Savalli, accusato di omicidio preterintenzionale con l’aggravante della crudeltà e di aver cagionato la morte del feto, e a 27 anni di reclusione per Purpura, accusata di concorso morale e materiale nell’omicidio. Per l’accusa, i due imputati avrebbero agito “in piena sintonia” e Maria Anastasi sarebbe stata uccisa per “non affrontare i problemi di una richiesta di divorzio”.

Chiara Putaggio

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Tags: Corte d'Assise di TrapaniGiovanna PurpuraMaria AnastasiSalvatore Savalli