Mentre l’Amministrazione comunale di Trapani lavora senza sosta per trovare le soluzioni idonee per ridurre le tasse, a fronte dell’impegno preso dal sindaco Damiano nei confronti dei cittadini, arriva la doccia fredda dalla soppressa Provincia: con delibera commissariale n. 24 del 10/02/14, il Dott. Ingroia ha deciso di aumentare la tassa TEFA (tributo per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente) dal 3 al 5%. Va precisato che tale balzello è inserito nel computo totale da pagare con il mod. F24 approntato dal Comune che è chiamato a riscuoterlo per conto della Provincia, messa al riparo dagli attacchi e dalla rabbia dei contribuenti che, ovviamente, sfogano la loro ira sul sindaco. “Da ricordare che sempre il sindaco diventa il parafulmine delle decisioni del Governo centrale e di quello regionale, entrambi sempre più alla ricerca di risorse presso i Comuni per la realizzazione della loro rispettiva politica – si legge nel comunicato stampa del Comune -. I due Governi, riducendo i trasferimenti ai Comuni, li costringono alla contrazione dei servizi resi e all’aumento della tassazione. L’obiettivo dell’Amministrazione Damiano per il 2012 è stato quello di ridurre al massimo lo sforamento del patto di stabilità ereditato dall’Amministrazione Fazio e che, senza i correttivi apportati, avrebbe potuto sfiorare i 15 milioni di euro invece dei 3.060.000 al quale venne poi ricondotto. L’obiettivo per il 2013, invece, è stato quello di rispettare il patto di stabilità per evitare il pericolo del dissesto finanziario dell’Ente, obiettivo raggiunto con la contrazione della spesa e dei costi, ma anche con il sacrificio dei cittadini contribuenti verso cui il sindaco ha sempre espresso parole di apprezzamento”. Ora l’obiettivo per il 2014 è la riduzione della tassazione, fanno sapere, anche se non ne esistono le condizioni. Il sindaco, comunque, è stato fermo: “Si riducano le tasse, limitando al massimo la spesa, anche se ciò può portare a gravi conseguenze. Vedremo di cercare e trovare altre soluzioni con il Governo centrale per rilanciare l’economia locale, non potendo fare affidamento sulla componente regionale. E già tanti consiglieri, messi a conoscenza dell’obiettivo dell’Amministrazione, si sono affrettati a “sollecitare” l’Amministrazione a ridurre le tasse.