Si torna di nuovo a parlare di isole ecologiche. La Giunta marsalese guidata dal sindaco Giulia Adamo ieri, con una delibera, ha cercato di rendere ancora più agevole il conferimento delle diverse tipologie di rifiuti nei tredici Centri di raccolta, inclusi quelli da poco istituiti sul versante sud, lungo il litorale Mediterraneo. “Un’esigenza che molti cittadini ci hanno rappresentato – afferma il sindaco – e che abbiamo preso in seria considerazione con l’approssimarsi del periodo estivo, in sede di monitoraggio del servizio. Ovviamente, al di là dei controlli che continuano, la collaborazione di tutti è fondamentale”. I cittadini marsalesi, a prescindere dalle previsioni del calendario per ciascuna zona, possono recarsi nelle isole ecologiche per conferire rifiuti differenziati che – fermo restando i limiti quantitativi giornalieri – possono però essere depositati anche in unica soluzione nel corso della settimana. Ad esempio, di plastica (massimo 1 kg al giorno) è possibile conferirne 7 kg in unica portata. E così per carta e cartone (14 chili settimanali), vetro e metalli (14 kg). È evidente che tale scelta settimanale non sarà utilizzata per il rifiuto umido (avanzi di cibo ecc.), per il quale il conferimento giornaliero è limitato a 2 chili e mezzo. “Ovviamente, le premialità previste per le isole ecologiche fisse, vengono estese anche a quelle temporaneamente istituite in prossimità dei lidi – sottolinea l’assessore Antonio Provengano -. In più, il conferimento nei centri di raccolta lungo il litorale sud potrà avvenire dal lunedì al sabato dalle 7 alle 13e dalle 18.30 alle 22.30”. Nulla cambia, invece, riguardo alle altre isole ecologiche già esistenti, dove si può conferire tutti i giorni dalle ore 7 alle ore 13. Fa eccezione l’isola ecologica nella zona parcheggio del “Salato”, dove è possibile conferire dalle ore 8 alle ore 20. Ci viene da dire se i cittadini con queste nuove disposizioni saranno invogliati a conferire i propri rifiuti nelle isole ecologiche o se verranno, ancora una volta, assaliti dall’ennesima confusione.