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Brasile 2014: calcio d’inizio

Tra molte difficoltà, proteste, scioperi e polemiche siamo finalmente giunti all’inizio dell’edizione 2014 dei Campionati del Mondo di calcio. I grandi protagonisti della festa d’inaugurazione  saranno i testimonial delle varie nazionali; una delle principali attrazioni sarà una sfera di dimensioni enormi, formata da oltre 90 mila luci al led. In totale la cerimonia durerà poco meno di mezz’ora, ma per prepararla gli organizzatori hanno impiegato ben 80 ore. Lo spettacolo tuttavia è ancora a forte rischio a causa degli scioperi dei lavoratori della metropolitana di San Paolo. I mondiali di calcio di quest’anno sembrano essere i più costosi della Storia. Il governo brasiliano ha dichiarato che l’organizzazione dell’evento è costata 15 miliardi di dollari, ma alcuni giornali brasiliani calcolano invece che ne siano stati spesi 60. Tante sono le curiosità sui Mondiali di calcio 2014, una di queste è sicuramente la notizia che il ministero della Giustizia del Brasile vuole che dopo i Mondiali lo stadio di Manaos “Arena Amazonia” diventi un carcere temporaneo. La situazione di sovraffollamento dei centri di reclusione è al limite e lo stadio ha una capacità di 44mila persone. Altra curiosità riguarda la rimozione del divieto dell’alcol: la Fifa ne aveva fatto richiesta al Brasile e il Parlamento, insieme al governo, ha approvato un emendamento per modificare la legge generale con la quale è stato cancellato il divieto di vendita di bevande alcoliche negli stadi, derogandolo per la durata dei Mondiali di calcio. C’è anche un allarme sanitario: una delle maggiori preoccupazioni degli organizzatori riguarda il rischio di un’epidemia di dengue (una malattia infettiva tropicale) durante i Mondiali. Le autorità brasiliane hanno imposto misure speciali durante i mesi di aprile e maggio e sarà distribuito anche uno “zaino sanitarioper fare fronte a qualsiasi emergenza. Il Brasile, inoltre, ha investito circa 3,6 miliardi di dollari affinchè tutti i 12 stadi che saranno sede dei Mondiali di calcio siano provvisti di tecnologia 4G per i collegamenti internet. La selezione italiana di Cesare Prandelli, invece, è stata la prima ad annunciare che è stato vietato l’uso di social network ai giocatori durante i giorni dei Mondiali. Tutto grazie alle polemiche provocate da Mario Balotelli su Twitter l’anno scorso a seguito di un titolo della Gazzetta dello sport. Continuano, infine, le polemiche sullo spot Rai con il Cristo Redentore di Rio de Janeiro, in bilico tra il sacro e il profano. Nella scena finale dello spot la statua del Cristo che sovrasta Rio de Janeiro – mastodontica opera art deco risalente agli inizi del secolo scorso, 30 metri di altezza più 8 di piedistallo per un’apertura delle braccia di 28 metri, diventata simbolo della città e di un intero paese – è vestita con la maglietta numero 10 della Nazionale azzurra.

Vincenzo Figlioli

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Tags: BrasileCesare PrandelliItaliaMario BalotelliMondiali 2014