Dopo le ultime burrascose sedute del Consiglio comunale che sono culminate anche con l’approvazione di una mozione di censura nei confronti del sindaco “reo” di non frequentare il Consiglio comunale, arrivano le prime interrogazioni: Il Consigliere Michele De Maria, chiede se l’Amministrazione intende modificare il progetto per l’ampliamento dell’incrocio Paolini-Matarocco, “…e qualora intenda modificare il progetto, quale destinazione sarà data alla somme già impegnate per la realizzazione dell’opera”. Il forzista Giuseppe Carnese, solleva la questione relativa al “sistema” di gestione del personale del comune, dove, a suo dire, non opera “…la meritocrazia ma la “vicinocrazia”, nel senso che solo chi è ammesso a corte gode e, porta con se, come dote personale, i benefici economici che gli vengono, con generosità, riconosciuti”. I riferimenti sono molteplici, afferma il capogruppo di Forza Italia, e vanno dai continui spostamenti di personale, magari di coloro che non assecondano pedissequamente i voleri di chi amministra, alla gestione delle posizioni organizzative che vengono allegramente istituite. Anche Alessandro Coppola interviene sollevando il problema relativo al gran numero di incidenti stradali, alcuni dei quali mortali, che si sono verificati nel nostro Comune. “Considerato che da mesi ed, in alcuni casi da anni, molti semafori, ubicati in punti strategici della Città, non funzionano o sono stati soppressi – afferma l’esponente di centro destra – e nulla è stato fatto e nessuna risposta è pervenuta; che la segnaletica stradale ed, in particolar modo, le strisce pedonali sono quasi del tutto scomparse rendendo rischioso l’attraversamento delle strade da parte dei pedoni, soprattutto in prossimità di edifici scolastici, di incroci e nella arterie principali della Città; chiedo all’Amministrazione il ripristino della segnaletica stradale e delle strisce pedonali, al fine di garantire, ai cittadini marsalesi, il pieno diritto alla sicurezza”. Arturo Galfano infine, premette che, otto mesi fa ha consegnato al sindaco una corposa relazione con la quale la invitava ad iniziare un percorso per l’istituzione a Marsala di un corso universitario di Archeologia Navale con l’Università Enna Kore. “Fino ad oggi – afferma Galfano –, malgrado l’importanza del progetto, non ho avuto alcuna risposta. Evidenzio altresì l’importanza strategica, economica e culturale che tale progetto (Marsala sede di un corso universitario di Archeologia Navale) riveste per la città e per i suoi abitanti. Quando venne istituito il Corso di Archeologia Navale a Trapani, al primo anno, si iscrissero oltre cento giovani, gli anni seguenti videro una media di 80 persone l’anno. Ad oggi (il corso è ormai chiuso), si sono laureati circa 300 giovani, ma non hanno la possibilità di poter fare la prevista specializzazione in Sicilia. L’apertura del Corso a Marsala permetterebbe a questi 300 studenti neolaureati di poter continuare il proprio percorso formativo senza il disagio di “emigrare” al Nord”.