In merito alla risposta data dall’ex- Sindaco Biagio Valenti all’appello pubblico rivolto dal sindaco di Petrosino Gaspare Giacalone, con il quale veniva chiesta la rinuncia dell’indennità di fine mandato, è intervenuto il gruppo consiliare di maggioranza Cambia Petrosino. “Precisiamo – affermano i consiglieri – che il compenso previsto per i nostri amministratori è esattamente uguale al compenso dei quelli che li hanno preceduti, con la differenza che gli assessori sono quattro anzicchè sei”. Inoltre afferma il gruppo Cambia Petrosino, “…attualmente a differenza di altri i nostri rappresentanti in Giunta lavorano molto e in tutte le ore”. Valenti aveva sollevato la questione relativa all’utilizzo della macchina istituzionale da parte del sindaco: “La critica sulla scelta di utilizzare un’auto confiscata alla mafia al posto di una macchina in leasing con costi che ricadono su tutta la collettività – si legge nella nota – è contraddittoria alla logica di spending review diffusa nel comunicato di Valenti. L’ex sindaco lo dica chiaramente che lui è contrario ad un uso pubblico dei beni confiscati alla mafia, così almeno rende più evidente da che parte sta”. Biagio Valenti aveva criticato la scelta dell’attuale sindaco di avvalersi di un addetto stampa, naturalmente retribuito. Gli esponenti di Cambia Petrosino affermano che i comunicati stampa per legge devono essere fatti solo da giornalisti iscritti all’albo, quindi la figura di un addetto stampa nelle istituzioni pubbliche è inevitabile. “ Chiedere di finanziare il micro-credito togliendo i soldi alle iniziative culturali è una proposta inammissibile perché – continuano gli esponenti di maggioranza – nessuno vuole far tornare Petrosino un paese morto e senza alcuna speranza di sviluppo turistico, alla visione antiquata e dannosa per il territorio a cui noi abbiamo detto chiaramente di volere cambiare nel nostro programma”. Valenti nel suo intervento ha affermato che la situazione economica del Comune richiedeva che il sindaco attuale provvedesse a non accendere ulteriori mutui. Questa affermazione ha suscitato l’immediata replica del gruppo di maggioranza: “Valenti – affermano – ci ha lasciato ben 3 milioni di euro di debito con Belice Ambiente, e centinaia di migliaia di euro di debiti fuori bilancio. A cui si aggiunge questa somma di circa diecimila euro insistentemente richiesta e che è anche questa un debito fuori bilancio proprio perchè l’amministrazione Valenti aveva “dimenticato” di prevederla in Bilancio”.