Lo scorso 7 maggio presso Donnafugata, a Marsala, l’Università degli Studi di Palermo, in collaborazione con Bureau Veritas Italia e Donnafugata, ha proposto un incontro dedicato ai temi più attuali in materia di Sostenibilità e Certificazione con particolare attenzione alle nuove tendenze e prospettive per le Organizzazioni e i Professionisti della Filiera Vitivinicola. L’ incontro si è aperto con una presentazione generale degli argomenti, proseguendo con approfondimenti tematici e si è concluso con un breve dibattito sui temi trattati. L’evento è stato introdotto da illustri protagonisti come il Prof. Giancarlo Moschetti – Coordinatore del Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia di Marsala, seguito dal Dott. Lucio Monte Direttore IRVOS Enol e dall’enol.. Giacomo Salvatore Manzo, componente del comitato Assoenologi Sicilia e Responsabile Regionale di Fare Ambiente Sicilia – Dipartimento Viticoltura ed Enologia – dal Dott. Agr. Giuseppe Pellegrino Presidente Ordine degli Agronomi Trapani e dall’enol. Giuseppe Clemente, Vicepresidente di Assoenologi Sicilia. Successivamente la Prof.ssa Stefania Chironi, vice presidente del Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia di Marsala, ha illustrato il tema del rapporto tra Vino e sostenibilità come opportunità per le aziende della filiera Vitivinicole, seguita dalla relazione della Dr.ssa Monica Mauriello – Auditor & Business Developer Bureau Veritas Italia in materia di Food Safety ed internazionalizzazione.
Il Dr. Antonio Rallo, Titolare DonnaFugata, portando la propria esperienza imprenditoriale ha parlato della vitivicoltura siciliana, la Doc Sicilia e la sostenibilità economica del settore nell’isola. L’Enol. Giacomo Alberto Manzo, Componente Comitato Assoenologi Sicilia, ha poi descritto il fondamentale ruolo dell’Enologo nel processo migliorativo dei vini. Mentre la Dr.ssa Monica Riva, Environmental Sustainability Coordinator Bureau Veritas Italia, ha concluso il convegno trattando della Sostenibilità ambientale, descrivendo gli Strumenti per metterla in atto. In particolar modo, a seguito di una breve presentazione relativa al contesto politico e sociale nel quale il concetto di sostenibilità si sta sviluppato, ha presentato uno strumento concreto per “fare” sostenibilità nelle imprese del settore vitivinicolo. Lo strumento innovativo è il progetto V.I.V.A. Sustainable Wine, un progetto nazionale per la misura della performance di sostenibilità della filiera vite-vino portato avanti dal Ministero dell’ambiente con la collaborazione di prestigiosi enti di ricerca e università. Il progetto prevede la possibilità da parte delle imprese del settore vitivinicolo di far “indossare” alle proprie bottiglie di vino, oggetto dell’analisi di valutazione ambientale, l’innovativa etichetta pronta per il mercato e rivolta ai consumatori.
L’etichetta offre dunque al consumatore uno strumento di trasparenza sulla performance ambientale dell’azienda produttrice del vino, e rende conto, sia dei risultati attuali, che del percorso compiuto dall’azienda nel tempo, il tutto garantito da un organismo di certificazione. Gli aspetti ambientali che devono essere analizzati per poter aderire al progetto comprendono carbon footprint, water footprint, difesa del territorio, tutela del paesaggio, tutela della biodiversità, tutela della salute e sicurezza dei consumatori e dei lavoratori, promozione turistica e valorizzazione del territorio.