Si è svolto ieri mattina l’incontro tra il sindaco Giulia Adamo e un nutrito gruppo di musicisti marsalesi. Argomento: l’ordinanza sindacale del 10 aprile scorso con cui l’Amministrazione comunale ha regolato le emissioni acustiche e gli spettacoli musicali live all’interno dell’Antico Mercato, luogo della movida marsalese, nelle ore serali e in particolar modo nel fine settimana. Pare che l’Amministrazione abbia deciso di fissare delle regole più restrittive sia per tutelare i residenti dall’eccessiva musica alta sia per tutelare i frequentatori da alcuni episodi violenti (risse, accoltellamenti) che si sono verificati, per la verità e per fortuna, in casi sporadici. Tra le norme fissate dall’ordinanza, quella che determina il divieto di organizzare serate musicali “… con la presenza di cantanti, dj o con l’ausilio di impianti di amplificazione sonora”, ha causato malcontenti soprattutto tra i musicisti marsalesi che con spettacoli, concerti ed eventi live, si guadagnano da vivere. Ma i malcontenti hanno raggiunto anche alcuni gestori dei locali dell’Antico Mercato che si stanno tutelando grazie la loro associazione e anche per vie legali. Adesso i musicisti si sono mobilitati ed hanno incontrato l’Amministrazione, presentando le loro proposte. Come si legge nel documento, i musicisti non vogliono essere imputati dei problemi di ordine pubblico causato da “… gruppi musicali che fomenterebbero azioni di violenza da parte di alcuni scalmanati”. E per il vero, risse ed atti di violenza – che a Marsala non si sono verificati sono all’Antico Mercato – sono da imputare ad altri fenomeni sociali, più che alla musica in sé. “Chiediamo al sindaco e all’assessore Montalto di rivedere l’ordinanza – ci ha fatto sapere il gruppo davanti la sede del Comune –; non devono farsi distinzioni di genere musicali perchè non è detto che chi suona jazz propone qualità e chi fa rock no.
Chi fa rock non incita la violenza. Inoltre riteniamo inutile l’utilizzo dei Limiter per rilevare i decibel se non si ha buon senso, perchè 10 decibel si possono raggiungere con una semplice conversazione ad alta voce e limitarlo solo a 6 è assurdo. In questo modo ci fanno “emigrare” verso città limitrofe dove si suona liberamente”. I gestori dei locali dal loro canto, puntano sulle serate live per “catturare” clientela e per quanto riguarda le risse, basterebbe aumentare la presenza delle Forse dell’Ordine piuttosto che eliminare la musica ed estendere le limitazioni anche ad altre zone della Città, senza distinzioni. Ovviamente tutti sono d’accordo nel dire che se nello stesso momento suonano due o tre gruppi, dj passano musica dal vivo, casse diffondo musica dance a tutto volume, si crea un caos poco piacevole. Sarebbe necessario quindi, cercare delle soluzioni. L’Amministrazione ha proposto a musicisti e gestori di predisporre un calendario in cui per ogni serata si indichi l’evento musicale, tale da non creare confusione. La proposta è stata accettata da musicisti e gestori che con cadenza quindicinale forniranno il calendario all’Amministrazione per la relativa approvazione. L’assessore al ramo, Patrizia Montalto si è detta d’accordo: “…dobbiamo sfatare il mito: non è vero che al Mercato non si può suonare, ma bisogna farlo con raziocinio, altrimenti si superano i decibel previsti dalla legge nazionale”. Analoga posizione è stata espressa dal sindaco Giulia Adamo: “Il Mercato è una piazza bella ed affascinante non certamente una discoteca. Ho incontrato più volte i gestori dei locali e siamo d’accordo che una buona musica suonata ed ascoltata in modo soft rende le serate estive più piacevoli. Più gruppi musicali si possono esibire contemporaneamente purchè non sia superato il limite imposto dalla legge che prevede che non si possano superare alcuni decibel, anche per tutelare le “orecchie” di quanti hanno la residenza nelle vicinanze e giustamente la notte vogliono riposare. Inoltre anche i turisti cercano relax e se vogliono andare ad ascoltare musica da discoteca si recano nei locali appositi”. Nei giorni festivi e prefestivi inoltre, i locali potranno proporre musica live, fino alle 2 della notte. Per chi fa musica è ancora troppo poco ma al momento ci si deve accontentare, aspettando la nuova stagione estiva.