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Emissioni sonore a Marsala, tornano le limitazioni alla musica live (con sanzioni più severe)

Si ripropone, come ogni estate, il tema delle restrizioni sulle emissioni sonore a Marsala. A disporle è un’ordinanza del sindaco Massimo Grillo, che riprende la 215 del 2016 sottoscritta dal suo predecessore, Alberto Di Girolamo, inasprendo ulteriormente le sanzioni previste. Il principio è quello che spesso hanno evocato le amministrazioni comunali negli ultimi anni: bilanciare i diversi interessi meritevoli di tutela. Da un lato, dunque, quello degli operatori commerciali e dei loro avventori che rivendicano il diritto di aggregazione e fruizione musicale, dall’altro quello dei residenti che rivendicano il diritto alla tutela della vivibilità urbana.

L’ordinanza di cinque anni fa, adesso ripresa, era stata concepita per disciplinare la diffusione sonora nei locali all’aperto, in quelli al chiuso, nelle attività di somministrazione ambulante e nei chioschi e strutture similari. Per le attività al chiuso, fatto salvo il rispetto dei limiti di rumorosità previsto dalle norme vigenti, la diffusione di musica all’interno degli esercizi pubblici per la somministrazione di alimenti e bevande, sia dal vivo che riprodotta, con l’eventuale presenza di un dj, è consentita dal lunedì al giovedì fino all’una del giorno successivo, e nelle giornate di venerdì, sabato e prefestive fino alle 2. La domenica e i festivi infrasettimanali il limite è fissato nell’una di notte. Era inoltre previsto una tabella con i decibel da rispettare per i responsabili della diffusione sonora (musicisti e gestori dei locali).

Rispetto a quell’ordinanza, quella adesso sottoscritta dal sindaco Grillo e predisposta dal comandante Vincenzo Menfi inasprisce le sanzioni accessorie. Da oggi fino al 31 ottobre, dunque, le violazioni ripetute della citata ordinanza comporteranno l’immediata inibizione dell’attività musicale – sia all’aperto che al chiuso – nei confronti dell’esercizio commerciale o di somministrazione ritenuto responsabile. Alla seconda violazione accertata conseguirà l’inibizione dell’attività musicale, sia all’interno che all’esterno del locale, per 5 giorni, a partire dalla data di contestazione o di notifica della relativa sanzione. Alla terza violazione accertata conseguirà l’inibizione dell’attività musicale, sia all’interno che all’esterno del locale, per un mese. Il Comando della Polizia Municipale intimerà a vista la cessazione dell’attività musicale nei confronti dell’esercizio responsabile, e in caso di inottemperanza, adotterà e metterà in esecuzione apposito provvedimento dotato dei caratteri di esecutorietà. Con ordinanza di ingiunzione potrà essere disposta la confisca amministrativa degli apparati di amplificazione utilizzati in violazione dell’ordinanza, qualora la ditta interessata non abbia ottemperato nei termini di legge al pagamento della sanzione pecuniaria e alla esecuzione della sanzione accessoria. Ai fini dell’applicazione del provvedimento, sono ritenuti responsabili in concorso i titolari degli esercizi commerciali e di somministrazione presso i quali si svolge l’attività sonora (sia all’interno dei locali che negli spazi pubblici ad essi concessi), nonché gli esecutori di musica strumentale o vocale.

Sono stati segnalati e rilevati – spiega il sindaco Massimo Grillo – alcuni episodi lesivi della sicurezza pubblica, con schiamazzi e disturbo della quiete, soprattutto in prossimità di locali all’aperto e di lidi balneari che svolgono intrattenimento musicale. Comprendo che il periodo estivo accentua la vitalità sociale di giovani e meno giovani, ma non possiamo tollerare oltremodo comportamenti che disturbano la civile convivenza. Una disciplina in merito c’è già e chiedo la collaborazione delle attività commerciali affinchè siano rispettate le norme in vigore e non incorrere in ulteriori sanzioni“.

redazione

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